I difetti di cliché

Come ho già scritto molte volte, i sistemi di produzione dei cliché e delle matrici da stampa, nonché il metodo stesso di produzione, non erano quelli cui siamo abituati oggigiorno: molto più "rudimentali", imprecisi ed approssimativi. Questo logicamente si ripercuote sempre sul prodotto finale, lasciando tracce più o meno evidenti. Tracce che sono di grandissimo aiuto agli studiosi per ricostruire le tavole, la loro successione ed il posizionamento dei pezzi.
Le leghe usate per preparare i cliché, i metodi di fusione e duplicazione e l'usura delle tavole hanno originato difetti di vario tipo sui francobolli, sia di tipo occasionale che ricorrente.
Difetti più o meno evidenti sono presenti in numero e tipologia differente su tutti i francobolli degli Antichi Stati Italiani.
Anche la "produzione" dello Stato Pontificio non ne va esente, anzi! E' un vero campionario di difetti.
Ad osservare accuratamente i francobolli del Papa, ci si accorge subito di quanto brutto sia stato il risultato: cornici sbavate, piccole interruzioni, lettere deformate, imprecisioni dei disegni, discontinuità degli ornati, sono quanto di più comune vi sia tanto da essere praticamente impossibile citarli tutti; chi avesse l'opportunità di osservare un foglio completo di uno qualsiasi dei valori Pontifici noterà ben presto come tutti i pezzi siano nettamente differenti l'uno dall'altro in tanti piccoli dettagli e come praticamente nessuno sia realmente perfetto!
Non è certo lo scopo di queste poche righe esaurire l'argomento; molto più semplicemente elenco nelle tre tabelle sottostanti quali sono i difetti ricorrenti più evidenti (generalmente riportati dai cataloghi) e do riproduzione di alcuni di essi, sfruttando la già vista applet java che permettere di scegliere quale pezzo visualizzare.

L'applet java sottostante permette di scegliere quale pezzo visualizzare, dall'elenco di sinistra.