Davanti e dietro...


Qualcuno potrebbe fare della bassa ironia sul titolo di questo approfondimento: io mi limiterò semplicemente alla filatelia!
Una domanda che forse qualche collezionista, magari alle "prime armi" si sarà posto osservando le buste affrancate con la prima emissione dello Stato Pontificio è perchè alcune volte il francobollo è davanti, come ancora oggi accade, ed altre volte è al retro della lettera.
Non è per un vezzo di chi le spediva, ma ciò corrisponde ad una precisa normativa (ed ancora una volta mi lascio andare ad una digressione di storia postale.....).
All'epoca dell'emissione dei francobolli (1° Gennaio 1852) venne data facoltà ai mittenti di continuare a spedire la corrispondenza interna allo Stato senza francobollo e quindi con tassa a carico del destinatario oppure di utilizzare il nuovo sistema di affrancatura preventiva. Non dobbiamo dimenticare un dettaglio psicologico non irrilevante: il fatto di ricevere corrispondenza già pagata dal mittente veniva ritenuto da alcuni "signori" dell'epoca una specie di offesa, quasi non avessero il denaro per pagare loro stessi la corrispondenza che ricevevano.
Ecco dunque che l'Amministrazione Postale Pontificia lasciò libertà di scelta, ma trattò in maniera differente la corrispondenza affrancata e non.

Riassumendo, a partire dal Gennaio 1852 le missive poterono viaggiare in questi modi:
1) Affrancate dal mittente mediante l'apposizione dei "Bolli Franchi" al fronte: in questo caso veniva apposto normalmente un segno diagonale a penna che convalidava l'affrancatura: questo segno lo si ritrova con maggior frequenza nei primi anni (Fig. 1). Le lettere di questo tipo di si definiscono "franche": questo sistema di affrancatura preventiva era inoltre obbligatorio in alcuni casi specifici, come per lettere dirette all'estero.
2) Non affrancate e dirette entro la stessa Direzione Postale: il francobollo veniva applicato dietro la lettera a cura della Direzione Postale, che lo annullava: il destinatario pagava l'importo dovuto che veniva segnato a penna al fronte della lettera.
Erano usati come una specie di segnatasse. Le lettere di questo tipo sono definite "schiave" (Fig. 2).
Un caso particolare è quello dell'ufficio postale di Roma che alcune volte applicò i francobolli al retro già preventivamente annullati ("Preannullati") con l'indicazione della tassa da riscuotere: si conoscono preannullati a penna o con la griglia i valori dal
Mezzo all' 8 Baj con l'esclusione del 6 Baj (Fig. 3-4).
3) Non affrancate e dirette ad una Direzione Postale differente: il francobollo non veniva applicato né davanti né dietro la lettera: il destinatario pagava l'importo dovuto che veniva segnato a penna al fronte della lettera.

Col 31 Dicembre 1863 l'affrancatura della corrispondenza divenne obbligatoria a carico del mittente.


Mittente
Fig. 1: lettera affrancata dal mittente: si noti il segno diagonale di convalida



Destinatario
Fig. 2: lettera affrancata al retro: si noti il segno "2" al fronte che
indica la tassa (2 Bajocchi) da pagare a destino


Preaffrancata
Fig. 3: lettera preaffrancata al retro e preannullata dall'ufficio postale di Roma:
si noti il segno "2" che indica la tassa (2 Bajocchi) da pagare a destino


Preaffrancata
Fig. 4: lettera preaffrancata al retro e con francobollo preannullato a penna.