Prove, provacce, resti di stamperia
e simili.....




Come più volte scritto, l'uso della quarta emissione di Sardegna e dei due valori per stampati fu estremamente vasto e variegato: molteplici furono le tirature, tantissimi i pezzi stampati, in particolar modo nei valori di maggior utilizzo.
E' anche per questa ragione che lo studio di questa emissione è molto interessante e vario, ma anche assai complesso.
Tra i tanti aspetti importanti, c'è una "fonte" di informazioni molto preziosa che viene sovente dimenticata o poco considerata dai collezionisti, malgrado sia quasi sempre assai economica; si tratta dello studio dei così detti "resti di stamperia".
Sotto questo nome, assai generico (li si trova chiamati anche "prove", "provacce", "scarti" ecc. ecc.) si ricomprendono molte tipologie di "francobolli", tra cui almeno quattro principali:
1) I veri e propri "scarti di stampa" cioè pezzi che per diverse ragioni non sono "usciti" secondo i criteri stabiliti; inceppamenti o difetti della carta, disallineamenti delle apparecchiature, errori vari di percorso, hanno generato dei pezzi assai difformi da quelli normali e per questo non adatti ad essere commercializzati.
2) Le "prove di messa in macchina": si tratta di fogli utilizzati per eseguire dei controlli sulla stampa. sugli inchiostri, su eventuali riparazioni eseguite sui cliché, sull'allineamento del sistema di stampa e della tavola, ecc.; sono quasi sempre francobolli non ultimati, mancanti dell'effigie, senza gomma, con stampe sdoppiate, alcune volte riutilizzati per stamparci varie impressioni o degli gli stessi valori od anche di valori differenti, sia dallo stesso lato, che da entrambi i lati.
3) I fogli di "pulizia": venivano utilizzati per pulire tutti i sistemi da stampa, facendoli passare anche più volte nella macchina per eliminare inchiostrazioni non corrette, troppo abbondanti o sbagliate nelle tonalità.
4) "Resti di stamperia, non ultimati": sono fogli non terminati di francobolli, di solito senza effigie e senza gomma: vennero posti sul mercato filatelico in enorme quantità agli inizi del 1900 quando furono rinvenuti gli archivi dell'Officina del Matraire.

Lo studio di tutti questi "aborti" (mi si perdoni il termine) è importantissimo in parecchie circostanze, per esaminare tavole, inchiostri e particolarità. Inoltre, la loro relativa semplicità di reperimento, ne fa una fonte di studio economica e vasta.
SI possono trovare anche a blocchi, in strisce, in fogli. La tipologia e la classificazione esatta è impossibile, presentandosi in forme e varietà infinite.
Riproduco qualche pezzo veramente strano e curioso (Fig. da 1 a 17), piacevole da inserire in qualsiasi collezione, più o meno specialistica.
Segnalo da ultimo, come l'abbondanza di questi pezzi, abbia indotto i falsari a creare pseudo-varietà assai rare: spesso francobolli non ultimati sono stati abilmente rigommati apponendovi effigi false, magari multiple o capovolte, per ingannare i collezionisti: sovente solo l'analisi di un buon perito può riconoscere l'inganno di quella che a prima vista è una rarità sotto ogni aspetto (non dimentichiamoci che carta, stampa ed inchiostro sono assolutamente autentici!). Le autentiche effigi capovolte o mancanti sono eccezionalmente rare.
ATTENZIONE quindi a chi vende per pochi euro delle meraviglie trovate in chissà quale vecchio cassetto del nonno...

5 centesimi
5 centesimi
Fig 1-1a: scarto del 5 centesimi, con stampa multipla:
il valore di sinistra presenta anche una parziale stampa capovolta
del 10 centesimi

10 centesimi
Fig 2: prova di macchina o resto di pulitura del 10 centesimi,
con stampe multiple invertite

10 centesimi
Fig 3: resto di pulitura del 10 centesimi, con falsa effigie capovolta...


10 centesimi
Fig 4: resto di stampa del 10 centesimi, con bordo di foglio integrale;
si noti la linea di riquadro della composizione,
normalmente non presente sui pezzi posti in commercio.

10 centesimi
10 centesimi
20 centesimi
80 centesimi
Fig 5/8: resti di stampa non ultimati: si capisce facilmente come un
falsario potrebbe imprimere false effigi capovolte spacciandoli per rarità!


Blocco 80 centesimi
Fig 9: resto di stampa dell'80 centesimi, non ultimato.


Piega
Pulitura
Fig 10-11: 20 centesimi scartato per evidente difetto della carta e
40 centesimi usato per pulire la macchina.


Fronte
Retro
Fig 12-12a: 10 centesimi con stampa fronte/retro; il foglio, scartato,
venne riutilizzato per pulire la macchina.


3 Lire
Fig 13: prova di colore del 3 lire e dell'80 centesimi

Fronte
Retro
Fig 14-14a: resto di stampa del 3 Lire: il pezzo è stato rigommato
ed è stata apposta una falsa effigie.
Anche la firma Diena al retro è falsa!


3 Lire
Fig 15: resto di stampa del 3 lire, con effigie falsa


1 centesimo
Fig 16: prova o resto di stampa dell'1 centesimo, non ultimato.

Fronte
Retro
Fig 17-17a: prova di colore dell'1 centesimo (o foglio di pulitura
della macchina) stampato fronte/retro più volte; si noti la netta
differenza di tonalità