Le doppie e multiple incisioni


Una delle più interessanti ed appariscenti varietà dei francobolli di Napoli è rappresentata dalle doppie e multiple incisioni.
Per capirne l'origine bisogna aver chiaro il sistema specifico con cui vennero approntate le tavole per stampare questi pezzi.
Il conio originale del francobollo viene inciso su acciaio, a mano, da parte del Masini, l'artista incaricato dell'opera; una volta conclusa l'operazione e stampate alcune prove su carta, il conio è pronto e viene temprato.
L'impronta presente sul conio viene poi riportata su un cilindro d'acciaio dolce, mediante fortissima pressione (il Diena parla di pressioni fino a 25 tonnellate!); esso appare in "negativo" sul cilindro (cioè le parti a rilievo del conio diventano incavate sul cilindro). Anche il cilindro viene poi sottoposto a tempra, per indurirlo il più possibile.
Questo è il cilindro di "base"; con questo vengono poi preparate le tavole vere e proprie da stampa.
Il cilindro viene fatto scorrere e pressato, a mano, sulla tavola da stampa, in acciaio dolce o rame, tante volte quante sono le impronte che compongono la composizione (200, nel nostro caso).
Questa operazione è estremamente delicata e lo era ancor di più a quell'epoca.
Ogni minima imprecisione nel riporto dal cilindro alla tavola, lasciava infatti la sua "impronta" in modo definitivo.
Bastava un piccolo arresto del movimento, una minima indecisione nell'eseguire l'operazione, una pressione non uniforme, un corpo estraneo che si depositava tra il cilindro e la tavola, un lieve slittamento, un errore di posizionamento e... il danno era fatto!
Ognuno di questi inconvenienti lasciava la sua tipologia di difetto sulla composizione
A fine lavoro, ottenute tutte le 200 riproduzioni, la composizione, con le sue imprecisioni congenite, veniva temprata ed era pronta per la stampa; ecco dunque spiegato perchè le tavole sono ricostruibili:ogni impronta differisce dall'altra per qualche minutissimo dettaglio.

Le doppie incisioni riscontrabili sui francobolli di Napoli hanno dunque questa origine: un riposizionamento od uno spostamento durante il riporto dal cilindro alla tavola. Per alcuni valori sono rare, per altri, quali il 5 Grana, relativamente comuni. Ve ne sono di diverso tipo ed estensione: alcune interessano solo piccolissime parti del francobollo o delle scritte, altre sono molto più nette e visibili. Possono essere doppie, cioè una sola ulteriore incisione oltre quella di base, oppure multiple, con più incisioni ravvicinate.
Ecco quali sono i valori su cui sono conosciute:

1/2 Grana
Iª tavola
Non conosciuta
1/2 Grana
IIª tavola
Non conosciuta
1 Grana
Iª tavola
Non conosciuta
1 Grana
IIª tavola
Posizione 10
2 Grana
Iª tavola
Varie posizioni
2 Grana
IIª tavola
Posizione 91
2 Grana
IIIª tavola
Non conosciuta
5 Grana
Iª tavola
Varie posizioni, molte incisioni multiple
5 Grana
IIª tavola
Non conosciuta
10 Grana
Iª tavola
Varie posizioni
10 Grana
IIª tavola
Non conosciuta
20 Grana
Iª tavola
Varie posizioni
20 Grana
IIª tavola
Non conosciuta
50 Grana
- - -
Posizione 1


Le più note sono indubbiamente quelle del 5 Grana: sono abbastanza comuni e si presentano sia come dei notevoli ispessimenti delle diciture e dei bordi sia come delle incisioni nettamente separate, anche se non di molto.
Riproduco tre esemplari con delle nette incisioni doppie e plurime (Fig. 1/4).
Attenzione a non confonderle con delle semplici stampe appena un po' smosse.



2 Grana
Fig. 1:
2 Grana della Iª tavola con nettissima ed estesa
doppia incisione traslata in basso



2 Grana
2 Grana

Fig. 2:
Fig. 2: 2 Grana della Iª tavola con netta doppia incisione superiore
(immagine normale ed ingrandimento del dettaglio)

 

5 Grana
Fig. 3:
5 Grana della Iª tavola con nettissima incisione multipla, traslata in alto


5 Grana

Fig. 4:
5 Grana della Iª tavola con nettissima incisione multipla, traslata in basso