Il
plattaggio del 2 Grana IIIª tavola
"PLATTARE": un termine piuttosto brutto e forse sconosciuto a molti collezionisti non specializzati.
In parole semplici significa attribuire ad un dato francobollo l'esatta posizione che occupava nel foglio stampato; ad esempio in un foglio di "X" pezzi significa riuscire a capire che il pezzo che ho in collezione occupava la posizione 27 piuttosto che la 36 o la 88. ("Plate" in inglese significa anche "tavola").
Da ciò ne deriva la possibilità di riuscire a ricostruire virtualmente un'intera tavola da stampa e di osservare le minute differenze tra un francobollo e l'altro.
Questo lavoro è spesso complicato e non sempre possibile per tutti i francobolli.
Tra i francobolli più studiati da questo punto di vista vi sono quelli di Sicilia, per i quali questo lavoro è relativamente (!) meno complesso che non per altre emissioni. Infatti la duplicazione degli stereotipi dei francobolli di Sicilia fu piuttosto rudimentale tant'è che durante il processo i nuovi elementi che venivano creati risultavano differenti gli uni dagli altri per piccoli particolari ed alcune volte si dovette perfino procedere a veri e propri ritocchi su alcuni cliché prima di cominciare la stampa (il capitolo dei ritocchi è trattato in un altro Approfondimento).
Ecco dunque che esaminando con pazienza certosina, a volte maniacale, ogni francobollo si possono scorgere dei piccoli dettagli caratteristici della sua posizione: sbavature di colore, difetti nei bordi, nelle diciture, punti di colore, fregi di bulino, falle di stampa ecc. sono gli elementi utili per "plattare" un pezzo.
Questo lavoro presuppone avere a disposizione un gran numero di pezzi, magari già plattati da tenere come riferimento, e possibilmente anche la riproduzione delle tavole intere.
Ma anche disponendo di molto materiale non è spesso facile determinare l'esatta posizione di un francobollo; un margine mal tagliato, un annullo "malefico" (e, guarda a caso, lo sono sempre, andando a cadere sistematicamente nelle posizioni sbagliate!) possono nascondere proprio il dettaglio che serve nello studio. Solo un buon colpo d'occhio e tanta pazienza possono aiutare in questa specializzazione estrema, che non manca però di dare soddisfazioni.
Nei due schemi che seguono ho riportato la rappresentazione di tutti i 100 pezzi che compongono la IIIª tavola del 2 Grana.
Per alcuni ho evidenziato qualcuno dei dettagli caratteristici di quella posizione che sono riuscito a riscontrare; per altri pezzi ciò non mi è stato possibile. Divertitevi!!!
E' opportuno precisare alcune cose: innanzitutto gli elementi che ho evidenziato possono essere singolarmente comuni anche a più pezzi, ma due o più elementi determinano in modo quasi inequivocabile la posizione di un pezzo; inoltre bisogna stare molto attenti alle differenti stampe: un'inchiostrazione più o meno carica può tendere a far scomparire qualche piccolo dettaglio importante: analogamente un margine mal tagliato può aver tolto proprio un elemento che risultava decisivo (spesso infatti le linee divisorie tra i vari pezzi sono fondamentali per questo studio); attenzione anche a difetti occasionali di stampa che possono trarre in inganno, presentandosi solo su quel dato foglio ma che non sono comuni e ripetitivi per tutta la tiratura.
Questo piccolo studio vuole solo rappresentare i 100 pezzi della tavola per permettere ad ognuno di apprezzare come questi francobolli non fossero identici e non è quindi la guida assoluta per plattare un esemplare. L'ideale sarebbe avere a disposizione tutti e 100 i pezzi, nuovi e con ampi margini..... Spero con la collaborazione dei collezionisti di poter sostituire gli esemplari che rappresento, parecchi dei quali piuttosto malridotti.
Il funzionamento di queste piccole applet è molto intuitivo: basta selezionare la posizione desiderata ed il relativo francobollo comparirà nel riquadro.