La nascita del 45 centesimi...


Nell'introduzione alla prima emissione del Lombardo-Veneto e nella scheda specifica del valore da 45 centesimi ho già accennato al fatto di come questo francobollo derivi direttamente dal 30 centesimi; in questo Approfondimento cercherò di "dimostrare" questa affermazione, per altro ormai pienamente accettata da tutti gli studiosi.
Prima dell'emissione dei francobolli, avvenuta il 1° Giugno 1850, la tariffa per lettere semplici di peso fino ad un "Loth"(Lotto Viennese, equivalente a circa 17,5 grammi) e per distanze oltre le 20 miglia (1 miglio = 7,4 Km) era fissata in 60 centesimi di Lira Austriaca (che corrispondeva a 0,87 Lire Italiane). Per soddisfare questa specifica tariffa si era predisposto un apposito francobollo da 60 centesimi; infatti il Decreto nr. 968-1132 del 26 Marzo 1850, che stabiliva le modalità di emissione e le caratteristiche dei francobolli (sia Austriaci che "Italiani"), recita testualmente "Una serie speciale, con valori da 5, 10, 15, 30 e 60 centesimi è emessa per il Regno Lombardo-Veneto".
Fin qui nulla di strano; se non che il 16 Maggio 1850, quindi 15 giorni prima dell'entrata in uso di questo "rivoluzionario" sistema di riscossione dei diritti postali, il Ministero del Commercio ridusse la tariffa da 60 a 45 centesimi!
Ovvio quindi che il valore da 60 centesimi, ormai già approntato, diveniva superfluo e di difficile utilizzo. Per questa ragione il Decreto nr. 851 del 3 Giugno 1850 stabilì la distruzione dell'intero quantitativo di pezzi prodotti (e del corrispondente valore da 12 Kreuzer, preparato per il territorio austriaco). Vennero bruciati 499.920 pezzi del 60 centesimi (pari a 2.083 fogli) e 999.840 pezzi del 12 Kreuzer (pari a 4.166 fogli). Nessun valore del 60 centesimi è "sopravvissuto" (si conoscono solo alcune ristampe) mentre qualche pezzo del 12 Kreuzer è stato "salvato".
Nel frattempo si poneva il problema di come soddisfare la nuova tariffa da 45 centesimi; ogni valore dell'emissione era infatti stato studiato per un'apposita tariffa ed era quindi improponibile l'utilizzo di due o più valori per formare l'affrancatura da 45 centesimi.
Poiché il tempo era troppo poco per approntare un'altra matrice e preparare da capo la tavola da stampa, si scelse una scorciatoia.....
Tra i diversi valori, quello che meglio si prestava ad essere modificato era quello da 30 centesimi. Si prese dunque la tavola di questo francobollo, si scalpellarono i valori "30" e si inserirono i corrispondenti "45", ottenendo ciò che si desiderava.
L'operazione, seppur condotta con cura ed attenzione, non mancò di lasciare i propri segni.
Ecco dunque che la cifra "45" si trova in posizioni leggermente diverse da valore a valore, sia per quanto riguarda il posizionamento verticale che orizzontale.
Vediamo ora in dettaglio quali sono i principali elementi che accomunano i due valori, focalizzando l'attenzione sulla parte bassa del francobollo (Fig. 1 e 2), con la precisazione IMPORTANTE che questi piccoli dettagli non sono sempre visibili, a causa della notevole diversità di inchiostrazione dei vari francobolli.


30c.
45c.
Fig. 1 e 2: i principali elementi che accomunano il 30 ed il 45 centesimi
1) Piccola interruzione nella cornice interna sottile, a circa un terzo dal basso
2) Ispessimento della cornice superiore del cartiglio inferiore che contiene il valore, tra la cifra
("0" o "5") e la parola "CENTES."
3) La "S" di "CENTES" tocca il risvolto interno del cartiglio superiore

 

Ho già accennato al fatto di come l'operazione di inserimento del valore "45" al posto del "30" lasciò ben evidenti (si fa per dire, trattandosi sempre di dettagli minuscoli...) i propri effetti. Alcuni di questi sono legati alla singola posizione del francobollo nel foglio, mentre uno si ripete costantemente su molti valori (Fig. 3).

Puntino
Fig. 3:
piccolo punto di colore situato sul risvolto del cartiglio.
Si nota sovente a sinistra, sopra la cifra "4"
Si tratta di un "residuo" della preesistente cifra "3"


In altre occasioni l'opera di scalpellamento e reinserimento della cifra ha lasciato segni ben più evidenti... (Fig. 4 e 5).

Difetto
Fig. 4:
la cifra "45" è molto bassa, specialmente il "4"
Il cartiglio inferiore manca del tutto in quanto scalpellato
durante l'operazione di inserimento della cifra


Difetto
Fig. 5:
risvolto sopra la cifra "45" completamente "spianato"