La spaziatura


Tra i molteplici elementi che caratterizzano e differenziano i francobolli della prima emissione nelle varie tirature vi è la spaziatura orizzontale tra gli esemplari. E' un altro degli elementi che permettono di classificare esattamente il tipo di francobollo e la sua composizione.
All'inizio la distanza media tra due pezzi fu di circa 2,5 millimetri ed in seguito, probabilmente per semplificare il lavoro di separazione con le forbici da parte degli addetti postali, venne aumentata a circa 3 millimetri: il maggiore spazio fu recuperato diminuendo l'interspazio di gruppo che passò da 24 a 14,5 millimetri circa (quindi venne anche ristretto oltre il necessario...). Più costante fu invece la spaziatura verticale che ebbe solo un piccolo "ritocco", passando da 3,25 a 3 millimetri circa. I francobolli con il primo tipo di spaziatura vengono definiti a "spaziatura stretta", mentre i successivi a "spaziatura larga".
Riassumo di seguito il tipo di spaziatura presente in ogni valore:

Francobollo
Spaziatura
5 centesimi
Stretta
10 centesimi - carta mano
Stretta
10 centesimi - carta macchina
Larga
15 centesimi - I° tipo
Stretta
15 centesimi - II° tipo
Stretta
15 centesimi - III° tipo - carta mano
Larga
15 centesimi - III° tipo - carta macchina
Larga
15 centesimi - carta a coste - I° e II° tipo
Stretta
15 centesimi - III° tipo - carta vergata
Larga
30 centesimi - I° tipo
Stretta
30 centesimi - II° tipo - carta mano
Stretta e larga
30 centesimi - II° tipo - carta macchina
Larga
30 centesimi - I° tipo - carta a coste
Stretta
45 centesimi - I° tipo
Stretta
45 centesimi - II° tipo - ardesia - carta mano
Stretta
45 centesimi - II° tipo - azzurro - carta mano
Larga
45 centesimi - II° tipo - carta macchina
Larga
45 centesimi - I° tipo - carta a coste
Stretta


Ecco di seguito due bellissime coppie, una del 5 centesimi a spaziatura stretta (Fig. 1) ed una del 45 centesimi a spaziatura larga (Fig. 2). La differenza è ben evidente pur trattandosi di solo mezzo millimetro.

Spaziatura stretta
Fig. 1: spaziatura stretta


Spaziatura larga
Fig. 2: spaziatura larga