I difetti di cliché


Quando pensiamo ai francobolli antichi ed al loro sistema di produzione, dobbiamo renderci conto di come le conoscenze e la tecnologia a disposizione fossero differenti da quelle attuali: tecnica, materiali, macchinari, carte, inchiostri ecc. non avevano nulla a cui spartire con quanto adoperato oggigiorno.
Osservando accuratamente un gruppo di francobolli si potranno notare piccole diversità ed anomalie che li rendono praticamente tutti diversi. Tra i vari elementi che caratterizzano i francobolli meritano menzione i difetti di cliché.
Gli stereotipi da stampa si rovinavano e si rompevano spesso durante l'uso, tant'è che sovente venivano sostituiti, specialmente se il "danno" era evidente.
Questi inconvenienti di percorso lasciarono il loro segno permanente su molti francobolli, in maniera a volte costante per parecchie tirature. Ecco dunque che avendo la possibilità di osservare un buon numero esemplari, si potranno incontrare delle difformità nel disegno: cornici ammaccate, interrotte, falle di colore, irregolarità di vario tipo.
Lo studio di questi piccoli particolari permette spesso di poter determinare il susseguirsi delle tirature e l'uso delle varie composizioni da stampa.
Tantissimi furono i difetti, più o meno evidenti, che si vennero a creare sui pezzi della prima emissione, in genere in maggior numero nelle prime tirature.
Anche nelle emissioni successive si possono trovare esemplari con difetti di cliché, ma in numero di gran lunga inferiore e quasi sempre per difetti occasionali: per tale ragione mi occuperò solo di quelli relativi alla prima emissione. Per semplice curiosità riproduco anche un'immagine di un pezzo della terza (Fig. 1).

10 Soldi
Fig. 1: 10 Soldi della terza emissione con vistoso e ricorrente difetto
sulla lettera "L" di "SOLDI"; presenta anche una dentellatura molto irregolare
e cieca in parecchi punti; inoltre il nastro dietro la nuca si presenta pieno.
E' un pezzo assai interessante.

Sfortunatamente i cataloghi italiani trascurano quasi del tutto di approfondire questo settore del collezionismo, limitandosi al più a qualche breve accenno.
Un altro errore, a mio avviso non trascurabile, che è stato commesso studiando questi francobolli è stato quello di liquidare sovente semplicisticamente l'argomento asserendo che i difetti si vennero a creare a causa del logorio delle tavole da stampa. Se è pur vero che ALCUNI difetti sono stati causati dall'uso delle tavole, dalla sostituzione o riparazione di certi cliché, da difetti di fusione che affiorarono e via dicendo, è tuttavia INNEGABILE che molti difetti erano già presenti nelle tavola, al momento del loro primo utilizzo. Giusto per fare un esempio il 15 centesimi dei primo tipo con le lettere difettose, non è forse un macroscopico difetto costante di cliché?
Un' altra conferma a quello che scrivo la si ha guardando l'approfondimento relativo ai primi giorni d'uso dei francobolli dove sono rappresentati due pezzi, usati l'1 ed il 2 Giugno 1850, che già mostravano evidentissimi difetti.....

Un buon elenco di difetti ricorrenti, discretamente dettagliato, lo si può trovare sul Catalogo Ferchenbauer che ne da anche la riproduzione.
Io mi limito a rappresentare qualche esemplare ed a segnalarne il difetto. A mio parere lo studio di questi pezzi merita di essere maggiormente approfondito e può diventare la base per una collezione specializzata di grande interesse, diversa dalle solite.
E' inoltre importante non far confusione tra i difetti reali di cliché (quindi ricorrenti per varie tirature) ed eventuali irregolarità occasionali di stampa. Si vedono sovente definire difetti di cliché delle semplici mancanze di stampa (plate-flaw) che seppur interessanti ed appariscenti sono assolutamente un'altra cosa.
Per evitare di rendere la pagina troppo pesante a causa dell'elevato numero di immagini, ho utilizzato una semplice applet java; basta scegliere nell'elenco a sinistra il francobollo desiderato e l'immagine comparirà nella finestra.

 

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