L' emissione - introduzione generale


I francobolli del Regno di Napoli appaiono tardi, molto tardi, se confrontati con quelli degli altri Ducati; risale infatti al 1° Gennaio 1858 l'emissione della prima (ed unica) serie Napoletana.
Si compone di sette valori:

Mezzo Grana
Rosa chiaro
1 Grana
Carminio
2 Grana
Rosa chiaro
5 Grana
Rosa brunastro
10 Grana
Rosa brunastro
20 Grana
Rosa brunastro
50 Grana
Rosa brunastro


Il soggetto prescelto fu lo stemma delle Due Sicilie. Nel centro di ogni francobollo vi è appunto lo stemma, tripartito; a sinistra un cavallo rampante volto a destra (emblema di Napoli), a destra la Trinacria a tre gambe (emblema della Sicilia) ed in basso tre gigli (emblema dei Borboni). Il fondo dello stemma è finemente rigato verticalmente; attorno vi sono cornici differenti per i vari valori: rotonda per il Mezzo Grana, quadrata per l'1 Grana, ottagonale per il 2 Grana, rettangolare per il 5 Grana, esagonale per il 10 Grana, romboidale per il 20 Grana ed ovale per il 50 Grana. Da notare come in tutti i valori il lato superiore e quello destro di queste cornici interne siano assai più spessi che gli altri due (nel Mezzo Grana e nel 50 Grana è più spessa la metà sinistra rispettivamente del cerchio e dell'ovale). Attorno vi è una doppia cornice della stessa forma di quella racchiudente lo stemma, con la dicitura (da sinistra) "BOLLO DELLA" - "POSTA" - "NAPOLETANA" e, sotto, l'indicazione del valore: "G:" per il Mezzo, il 2 il 10 ed il 50 Grana e "GRA" per i restanti valori. I valori da Mezzo, 2, 10 e 50 Grana sono racchiusi in una cornice quadrata formante quattro triangoli agli angoli, finemente rigati verticalmente; l'1 ed il 5 Grana hanno solo 4 fregi ornamentali agli angoli, mentre il 20 Grana ha quattro ornati a motivo floreale su campo rigato verticalmente. La cornice più esterna del francobollo è più spessa in basso ed a destra che in alto ed a sinistra, esattamente il contrario di quello che, come già detto, accade per la cornice interna attorno allo stemma!
Dunque francobolli di forma e motivi differenti per ogni valore. Comune solo la scelta del colore, sempre rosaceo: una scelta ben poco felice, probabilmente effettuata per evitare la possibilità di comporre colori non graditi con le affrancature. La tonalità assai pallida lascia sovente intravedere ben poco del disegno del francobollo. Solo in rari casi e possibile vedere perfettamente i dettagli dell'incisione (Fig. 1).

Incisione nitida
Fig. 1: 5 Grana della Iª tavola con incisione eccezionalmente nitida


L'incisione dei conii è opera di Giuseppe Masini, dopo il rifiuto dello Juvara (autore invece dei francobolli Siciliani), per la cifra di 330 Ducati.
La stampa avvenne in calcolgrafia, a cura dello stesso Masini, sostituito in seguito da Gaetano De Masa (che morì ed a cui seguì il figlio) poichè il Masini era risultato troppo costoso. I francobolli furono stampati in fogli di 200 pezzi, in due gruppi affiancati di 100, separati da un interspazio di poco meno di 1 centimetro. La composizione da stampa di alcuni valori era circondata da un filetto tipografico distante qualche millimetro dal margine: tale filetto è presente nel Mezzo Grana (IIª tavola), nell'1 Grana (IIª tavola), nel 2 Grana (IIIª tavola), nel 5 Grana (IIª tavola), nel 10 Grana (IIª tavola) e nel 20 Grana (IIª tavola) (Fig. 2).

Riquadro di composizione
Fig. 2: coppia d'angolo superiore destro con evidentissimo
il filetto esterno del riquadro da stampa (sopra ed a destra)

La carta, a mano, fu fornita dalla cartiera "Bonaventura Tajani" di Salerno. Era filigranata con 40 gigli borbonici (4 file da 10) ed aveva attorno la dicitura "BOLLI POSTALI" racchiusa in una doppia cornice rettangolare. Nell'angolo inferiore sinistro vi era la sigla "BT", iniziale del fornitore della carta (Fig. 3 ). I francobolli che mostrano tale monogramma completo (che si riscontra in versioni lievemente differenti) sono assai rari.

Filigrana
Fig. 3: la filigrana dei francobolli
(tratto da "I francobolli del Regno di Napoli" di E. Diena, 1932)

La carta non fu uniforme ma variò parecchio di spessore, da sottilissima e semitrasparente (non comune) a molto spessa, quasi cartoncino; differente fu anche la fattura: levigata, porosa, a traliccio ecc.. Poichè la distanza tra i gigli è piuttosto ampia, è possibile rinvenire pezzi non filigranati; la filigrana si presenta disposta in maniera differente in quanto i fogli non erano immessi sotto il torchio da stampa sempre nello stesso modo.
Per la stampa dei francobolli si fece uso di ben 14 tavole, alcune in rame ed alcune in acciaio, secondo il seguente schema:

Mezzo Grana
2 tavole
1 Grana
2 tavole
2 Grana
3 tavole
5 Grana
2 tavole
10 Grana
2 tavole
20 Grana
2 tavole
50 Grana
1 tavola

Ogni tavola è distinguibile dalle altre per alcuni dettagli, che sono analizzati singolarmente nelle schede dei vari francobolli. Le tonalità di colore non furono costanti, anche per l'uso di inchiostri di differente composizione, tant'è che si possono trovare francobolli con sfumature anche assai differenti.
Tra le varietà più conosciute vi sono incisioni multiple, doppie stampe, stampe recto-verso, e coppie male allineate.
Si conosce anche qualche varietà di incisione, come angoli incompleti, mancanza di lettere, filetti ecc..
Da sottolineare come alcuni dei valori di quest'emissione furono ampiamente falsificati per frodare la posta: di alcuni sono addirittura più comuni i falsi degli originali (es. 20 Grana). Nella Sezione "Approfondimenti" vengono illustrati alcuni di questi falsi.
Di questi pezzi, che rimasero in corso fino all'Ottobre del 1861 (ma si conoscono anche usati posteriormente), sono note le tirature, che furono:

Mezzo Grana
2.009.800
1 Grana
2.825.000
2 Grana
9.193.000
5 Grana
811.200
10 Grana
300.400
20 Grana
175.000
50 Grana
46.000

Un'ultima curiosità che deve essere segnalata è la presenza in ogni esemplare di un segno segreto introdotto dal Masini; ogni francobollo, infatti, presenta incisa una lettera: unendole si ottiene la scritta "G. MASINI", iniziale del nome più il cognome dell'incisore: è l'unico caso nel panorama della filatelia mondiale di tutti i tempi.
Riporto di seguito il dettaglio di ogni valore, evidenziando il punto ove è inserita la lettera, precisando che sovente il segno non è visibile o lo è solo in parte (Fig. 4).

Mezzo
G.
1
M
2
A
5
S
10
I
20
N
50
I
Fig. 4: i segni segreti formano il nome dell'incisore.....