La IIIª emissione - introduzione generale
Il 18 Aprile 1854
vengono distribuiti i francobolli della terza emissione.
La serie si compone dei soliti 3 valori, dello stesso facciale delle emissioni
precedenti:
5
centesimi
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Verde
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20 centesimi |
Azzurro
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40 centesimi
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Rosso
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Ancora una volta è interessante
conoscere il perchè di questa nuova emissione.
Il tutto nasce principalmente da un problema di riconoscimento dei valori
da parte degli addetti postali i quali mal distinguevano i colori (specialmente
il verde del 5 centesimi dall'azzurro del 20 centesimi) con la poca luce di
cui spesso disponevano (non dimentichiamoci che la luce elettrica non esisteva).
Inoltre si desiderava far risaltare maggiormente l'effigie sovrana, magari
imprimendola su fondo bianco. La cosa fu sottoposta al Matraire che si mise
al lavoro per preparare una nuova emissione.
Egli mantenne il sistema rilievografico a secco, imprimendolo però
su un fondo stampato in litografia. La carta era dunque bianca. Il Matraire
con tutta probabilità modificò leggermente anche la sua macchina
da stampa.
In buona sostanza è lo stesso francobollo della seconda emissione,
stampato su carta bianca con fondo tipografico colorato.
La stampa venne effettuata in
fogli di 50 pezzi (10 file da 5), come detto su carta bianca, di ottima fattura
sia spessa che sottile, non filigranata, a macchina. E' curioso notare come
la Direzione delle Poste abbia considerato questa nuova serie come una semplice
modifica della precedente e non esista perciò neppure un Decreto di
emissione.
Da notare come la pressione di stampa ruppe talvolta la carta (specialmente
quella più spessa) quasi sempre nell'ovale che racchiude l'effigie,
nella parte alta a sinistra, dietro la nuca. Curiosamente negli anni si sono
avuti tentativi di riparazione dei francobolli presentanti questa caratteristica
che, essendo insita nella genesi di questi pezzi, deve essere considerata
del tutto normale e non un difetto!
La stampa del fondo e quella del rilievo vennero eseguite in tempi diversi
(è ben lontana la tecnica sopraffina usata nel Lombardo Veneto per
le emissioni dentellate...) per cui si riscontrano sovente degli spostamenti
tra disegno e rilievo.
Non si conosce la tiratura, neppure presunta, dell'emissione.
Le tonalità di colore differiscono abbastanza decisamente tra le varie
tirature, specialmente nel 5 centesimi, probabilmente a causa della miscelazione
di inchiostri non del tutto identici.
Tra le varietà principali vi sono le doppie e triple impressioni a
secco e la doppia incisione a secco capovolta.
Si conoscono delle ristampe eseguite dal Matraire nel 1863 con colori diversi
dagli originali.
Una parentesi va aperta per quelli che sono considerati i "non emessi"
di questa emissione.
Si trovano infatti degli esemplari nuovi, molto più comuni di quelli
emessi regolarmente, completi e gommati, che presentano il rilievo meno nitido
degli esemplari "normali". Hanno inoltre tonalità di colore
leggermente differenti. Anche la dimensione e la forma dell'ovale bianco centrale
è lievemente diversa, un poco più squadrata. Alcuni testi sostengono
che si tratti di pezzi normali che per sbaglio ricevettero la gommatura dopo
la stampa e non prima come di regola avveniva; questo avrebbe portato ad un
appiattimento del rilievo e quindi al non utilizzo. Altri sostengo invece
che si tratti di veri e propri resti di stamperia. Personalmente, a prescindere
dal fatto che siano stati gommati prima o dopo la stampa, il fatto che l'ovale
sia comunque di forma diversa, che lo stesso si presenti sempre decentrato
rispetto alla stampa del colore e che le tonalità di colore non siano
del tutto uguali agli originali mi fa propendere più per dei fogli
venuti male e scartati.