L'emissione - introduzione generale
Il Decreto che
sancisce la nascita di questi due francobolli, utilizzati dal 1° Gennaio
1861, è lo stesso col quale si forniscono i dettagli del valore da 3
Lire della IVª emissione (Regio Decreto nr. 4466 del 26 settembre 1860).
I valori dell'emissione sono due:
1 centesimo
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Nero
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2 centesimi |
Nero
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In origine questi due valori
sarebbero dovuti servire solo per affrancare gli stampati ed i giornali, ma
furono normalmente usati anche per la corrispondenza.
Il soggetto, come sempre opera del Matraire, misura mm 18x20; presenta in
centro la cifra "1" o "2" a rilievo, con un carattere
notevolmente arzigogolato ed elaborato (di voluta difficile imitazione), racchiusa
da una doppia cornice ovale riempita da puntini. Attorno vi è un rettangolo
a fitte linee ondulate verticali, più fitte quelle a destra (particolare
voluto per sicurezza?). Attorno, racchiuso in una doppia cornice rettangolare,
la scritta (da sinistra) "GIORNALI", "FRANCO BOLLO", "STAMPE",
"CENT.I
1" (o "2"). Ai quattro angoli delle
minute croci bianche in campo nero.
La stampa avvenne in fogli di 100 pezzi, in due gruppi affiancati di 50, separati
da un interspazio di circa 2,5 millimetri. La stampa è in tipografia
su carta a macchina di spessore variabile, più spessa per le primissime
tirature.
Per la stampa delle cifre a rilievo si adottarono gli stessi due sistemi usati
per la IV emissione: sia quello a matrice di 50 punzoni sia quello a coppia;
anche in questo caso l'utilizzo del sistema a coppia rovinò uno dei
punzoni dell'1 Centesimo che presenta alcune volte una minuta incrinatura
a sinistra (Fig. 1).
Fig. 1: l'incrinatura dell'1 centesimo
Inoltre una delle coppie di punzoni utilizzate (la seconda utilizzata, per l'esattezza) presenta la cifra di destra nettamente inclinata verso destra (Fig. 2).
Fig. 2: coppia con esemplare di destra con la cifra
inclinata
Sempre a proposito dell'1 centesimo, questo valore presenta sempre due caratteristiche peculiari: una macchia nella cornice esterna inferiore bianca ed un'interruzione dell'ovale più esterno della cornice centrale: entrambi questi dettagli, forse, sono stati appositamente inseriti per riconoscerli da eventuali falsificazioni (Fig 3); come infatti abbiamo visto per altre emissioni di Sardegna il Matraire non era nuovo a questi espedienti...
Fig. 3: i due difetti costanti dell'1 centesimo
Per quanto invece riguarda il punzone del 2 Centesimi, è da notare come presenti sempre un piccolo punto al centro, visibile a buon ingrandimento (Fig. 4); gli esemplari senza tale caratteristica sono piuttosto rari e provengono dall'utilizzo di un punzone iniziale che però si rovinò in poco tempo (attenzione a non confonderli con pezzi dal rilievo poco evidente).
Fig. 4: il puntino a rilievo quasi sempre visibile
nel 2 centesimi
(Questo esemplare presenta anche una netta doppia impronta della cornice)
Tra le varietà più note si riscontrano doppie punzonature, cifre invertire nei due valori, mancanza della cifra, cifra a cavallo di due esemplari, cifre capovolte, doppie stampe. La tonalità di colore presenta talvolta delle lievi variazioni verso il grigio, il bruno ed il verdastro.
A causa della facilità con cui i due valori potevano essere confusi, nell'Aprile del 1862 il valore da 2 Centesimi venne riemesso in colore giallo-ocra (quindi fu stampato in periodo di Regno d'Italia, ma l'inquadramento "storico" anche di questo valore è molto discusso).
Non è nota la tiratura. Ebbero validità al 31 Dicembre 1863.