Il Regno di Sardegna
E' dal 1720 che
i Savoia (famiglia di antica stirpe) iniziano ad avere realmente grande importanza
nella storia Italiana, quando Amedeo II scambia con gli austriaci la Sicilia
per la Sardegna. L'espansione Sarda continua nei decenni successivi, in seguito
ad appoggi militari dati alla Francia. Il Regno va sempre più estendendosi,
aggiungendo anche alcuni territori piemontesi. Dopo un periodo di relativa tranquillità
un nuovo importante avvenimento fu il trattato di Vienna del 1815. Il Regno
di Sardegna vide l'annessione dell'ex Repubblica Marinara di Genova, strategicamente
importantissima in quanto apriva la via del mare al Regno continentale Sardo.
Dal 1831 è al potere Carlo Alberto, che acquista presto la fama di uomo
liberale.
Si giunge così ad uno dei periodi più intensi e tumultuosi della
storia Italiana: le Guerre d'Indipendenza ed il Risorgimento.
Sulla spinta dei moti indipendentisti che si stavano manifestando da tempo in
tutta Europa, il Regno di Sardegna mosse guerra all'Austria (Iª Guerra
d'Indipendenza - 23 Marzo 1848): dopo alcune battaglie con esito favorevole
ai Sardi, la disfatta di Custoza (25 Luglio 1848) costrinse l'esercito Sardo
al ritiro ed all'armistizio di Salasco; poco dopo però (12 Marzo 1849)
i Sardi riattaccarono gli Austriaci ma ancora una volta furono rovinosamente
sopraffatti e costretti nuovamente alla resa (sconfitta di Novara dal 23 Marzo
1849).
Carlo Alberto lasciò il dominio al figlio Vittorio Emanuele II di Savoia
(Fig. 1) ed anche il capo del Governo, d'Azeglio, nel 1852 lasciò
il posto a Camillo Benso Conte di Cavour (Fig. 2). Quest'ultimo, abilissimo
stratega ed uomo politico, riuscì ad allearsi con la Francia contro l'Austria.
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Fig.
1: Vittorio Emanuele II di Savoia
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Fig.
2: Camillo Benso, Conte di Cavour
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(immagini
tratte da "Dagli Stati Preunitari al Regno d'Italia", vol.
1, ed. Sassone, 1999)
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Egli infatti strinse un accordo
difensivo segreto con Napoleone III (accordo di Plombieres): se l'Austria avesse
attaccato il Piemonte, la Francia sarebbe intervenuta. Per costringere l'Austria
a dichiarare guerra istituì un corpo di volontari (Cacciatori delle Alpi)
che ben poco erano graditi agli austriaci. L'ultimatum austriaco di sciogliere
il corpo venne respinto e l'Austria attaccò (29 Aprile 1859). Le cose
andarono ben diversamente rispetto al 1849 e l'Austria perse la Lombardia. I
territori di Nizza e della Savoia vennero ceduti alla Francia in cambio dell'appoggio
militare (Giugno 1860).
Trattare ora tutti gli avvenimenti che si susseguirono e gli episodi che portarono
all'unità d'Italia sarebbe come scrivere la storia del Risorgimento italiano.
Rimando alle introduzioni ai singoli Ducati per comprendere come avvenne l'annessione
dei diversi territori.
Il Regno d'Italia venne ufficialmente istituito il 17 Marzo 1861.
All'epoca dell'introduzione dei primi francobolli (1° Gennaio 1851) la superficie del Regno di Sardegna era di circa 75.300 Kmq e comprendeva la parte peninsulare (Piemonte, Liguria, Nizza, e Savoia) e la parte insulare (Isola di Sardegna). Gli abitanti erano circa 5,2 milioni. Il territorio era diviso in 14 Divisioni Amministrative (Torino, Genova, Annecy, Chambery, Cuneo, Alessandria, Ivrea, Nizza, Novara, Savona, Vercelli, Cagliari, Sassari, Nuoro).
La moneta circolante era la Lira Italiana divisa in 100 centesimi.
Ecco brevemente
quali erano le principali tariffe postali esistenti per una lettera primo porto
per l'interno.
L'affrancatura era facoltativa (lo fu fino al 31 Dicembre 1857), ad esclusione
delle raccomandate.
Fino a 7,5 grammi |
20 centesimi
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Fino a 20 grammi |
40 centesimi
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Fino a 60 grammi |
80 centesimi
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Fino a 100 grammi |
1,20 Lire
|
Oltre 100 grammi, ogni 50 gr. |
1,20 Lire
+ 40 cent.
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Lettera nel distretto |
Un quarto
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Stampati fino a 40 dmq |
2 centesimi
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Idem oltre 40 dmq |
4 centesimi
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Circolari |
5 centesimi
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Raccomandazione |
+40 centesimi
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Dal Gennaio del 1861 la tariffa per stampati fu portata ad 1 centesimo ogni
24 dmq.